Ci accade tutti i giorni, spesso quando andiamo a fare la spesa o quando siamo nel negozio alimentare di fiducia. Eppure, non ci prestiamo mai troppa attenzione: parliamo dell’etichetta apposta sulle confezioni di olio extra vergine di oliva, vera e propria carta d’identità del prodotto che portiamo sulle nostre tavole e unico mezzo a nostra disposizione per effettuare una scelta sana e consapevole. Non sempre, infatti, è possibile potere aprire e assaggiare l’olio che decidiamo di acquistare: in assenza di una degustazione, dunque, l’unico modo che abbiamo per saperne di più su quanto selezionato è la lettura dell’etichetta dell’olio extra vergine di oliva che sta nelle nostre mani.
Ma quanti davvero ci prestano attenzione? Quanti la fanno e quanti sanno esattamente cosa non può mancare, o il significato di acronimi e indizi? Se vuoi saperne di più sulla corretta lettura e interpretazione dell’etichetta dell’olio extra vergine di oliva, mettiti comodo: quesro articolo fa al caso tuo!
Etichetta olio extra vergine di oliva: le informazioni obbligatorie per legge
Prima di tutto è importante sapere che, in Italia, l’etichetta dell’olio extra vergine di oliva in particolare e degli alimenti in generale contiene informazioni obbligatorie per legge ed elementi facoltativi: partiamo dalle prime. La denominazione di vendita, ossia la tipologia (olio extra vergine di oliva, olio di oliva vergine, olio di oliva o olio di sansa di oliva) e la categoria (“olio di oliva di categoria superiore ottenuto direttamente dalle olive e unicamente mediante procedimenti meccanici”, eccetera); l’origine, ossia il paese di provenienza (che può essere uno stato Membro dell’Unione Europea o uno stato extracomunitario); la quantità netta, espressa in litri; la conservazione (riposto in un luogo fresco, al riparo dalla luce e dalle fonti di calore); le informazioni nutrizionali; il produttore (riconoscibile con il nome, la ragione sociale o il marchio e l’indirizzo di riferimento); il lotto di appartenenza (una sigla che permette di identificare una serie di unità di olio prodotte nelle stesse condizioni); e infine la campagna di raccolta.
Etichetta olio extra vergine di oliva: gli elementi facoltativi
Dopo avere visto le informazioni obbligatorie per legge presenti nell’etichetta dell’olio extra vergine di oliva, passiamo a vedere gli elementi facoltativi. Tra questi: le diciture come “prima spremitura a freddo” oppure “estratto a freddo”, le caratteristiche organolettiche del prodotto ed eventuali riferimenti alla storia del frantoio.