Sapere riconoscere la differenza tra olio di oliva e extravergine non è facile come potrebbe sembrare: specie nella grande distribuzione, infatti, i tantissimi prodotti che il mercato mette a disposizione rischiano di confondere l’utente, facendogli perdere di vista quella che solo apparentemente è una differenza lessicale. In realtà, conoscere la differenza tra olio di oliva e extravergine è importante per portare a tavola un prodotto che rispecchi davvero, per gusto e proprietà nutrizionali, quelle che sono le volontà di un consumatore consapevole. E, insomma, conoscere la differenza tra olio di oliva e extravergine permette a chiunque di potere effettuare una scelta sapendo bene verso quale prodotto orientare il proprio acquisto, senza limitarlo ma nemmeno permettergli di conoscere le qualità e le proprietà di ciascun prodotto.
Per questo motivo, ossia per riconoscere le differenza tra olio di oliva e extravergine, abbiamo deciso di scrivere questo articolo: si tratta di una piccola guida da tenere sempre con sé quando ci si reca al negozio, al supermercato, o quando si parla con qualche coltivatore e produttore diretto per poter direzionare al meglio la propria scelta d’acquisto. Iniziamo!
Differenza tra olio di oliva e extravergine: le parole sono importanti
Partiamo da una differenza fondamentale che viene esplicitata con l’uso di parole (e, dunque, di valori) ben diverse tra loro. Non tutto l’olio è uguale ma, a seconda delle proprietà di ciascuno, si differenzia nelle seguenti categorie: olio extravergine di oliva, che possiede le caratteristiche organolettiche più pregiate; olio vergine di oliva, che è meno puro del precedente; olio di oliva vergine lampante, che presenta difetti organolettici, un’elevata acidità e non è commestibile; olio di oliva rettificato, che è prodotto dalla raffinazione dell’olio lampante; olio di oliva, che è una miscela di oli raffinati e oli di oliva vergini; olio di sansa grezzo, che è realizzato con i residui della spremitura, viene estratto grazie a solventi chimici e non è commestibile; e olio di sansa di oliva, che non è commestibile e viene decolorato, deodorato, privato dell’acidità e raffinato.
Olio extravergine di oliva
Versatile, dall’alto potere condente e perfetto per apportare il giusto quantitativo di sostanze che fanno bene alla nostra salute, l’olio extra vergine di oliva è la scelta migliore che si possa fare per usufruire di un prodotto che non sia solo goloso ma anche sano. Non dimentichiamo, infatti, che per essere classificato come olio extravergine di oliva questo deve rispondere a degli standard minimi definiti dalla normativa europea che lo configurano come un olio di categoria superiore.
Olio di oliva
Anche l’olio di oliva è un ingrediente versatile e si accompagna al sapore dei piatti senza coprirli; e anche nel caso dell’olio di oliva si possono rintracciare con precisione parametri chimico-fisici caratteristici per la classificazione degli oli di oliva, anch’essa definita dai regolamenti comunitari. Di certo, la qualità non è quella di un olio extravergine di oliva, il che rendo l’olio di oliva senza dubbio utilizzabile in cucina ma non in grado di raggiungere, per qualità, il suo fratello maggiore.