L’arancia è come il maiale: non si butta via niente! Ecco perché, oltre alla polpa che è di certo la parte più nobile e ricca del frutto più famoso del periodo invernale, anche la scorza d’arancia rappresenta un perfetto ingrediente per piatti buoni ma soprattutto nutrienti. Merito delle proprietà di quella che, in molti, vedono erroneamente come uno scarto: la scorza d’arancia, infatti, è un vero e proprio concentrato di energia in quanto contiene circa 136 mg di vitamina C per 100 grammi di frutto, contro i 50mg della polpa.
E grazie alla sua profumazione unica, anche la zest di questo agrume trova naturale utilizzo in cucina, tra primi e secondi piatti, dolci, cocktail ma anche infusi, tisane e smoothie. Per conoscere come poter usare la scorza d’arancia nella preparazione di un intero menù quotidiano, dunque, abbiamo pensato di scrivere questo articolo: dalla colazione alla tisana della sera, passando per merende, pasti e serate con gli amici, ecco come usare la scorza d’arancia in cucina.
La scorza d’arancia essiccata
Il modo migliore per potere continuare a usare la scorza d’arancia anche quando questa è stata tolta dal frutto fresco è quello di farla essiccare. Così non solo il profumo e il sapore aumentano di intensità, ma anche la sua durata nel tempo si protrae e dà modo di essere usata in cucina in diverse modalità. Per esempio, grattugiandola, riducendola in polvere, sbriciolandola e macinandola per andare a impreziosire di colore e di sapore i topping di tutte le portate, dal dolce (meglio se a base di cioccolato) al salato (ottima con i crostacei e col pesce in generale). Chi, invece, ferisce non tritarla e lasciarla intera o a listarelle la può usare per metterla in infusione per tea e tisane o aggiungerla a sughi e brodi.
La scorza d’arancia fresca
Se avete appena sbucciato delle arance, sappiate che la loro scorza può essere usata ancora fresca per donare colore e sapore a tutti i vostri piatti: dal dolce al salato, dall’antipasto al secondo, infatti, i riccioli di scorza di arancia fresca rappresentano un vero e proprio elemento di food design apprezzato non solo dall’occhio ma anche dal palato. Pensate alle tartare di pesce fresco, o alle carni arrosto: in tutti questi casi la scorza d’arancia fresca alleggerisce i sapori forti e rinfresca la bocca con un sapore dolce e deciso.
La scorza d’arancia candita e al cioccolato
Eppure, tutti noi sappiamo che la caramellizzazione e la copertura di cioccolato fondente fuso è la vera morte della scorza d’arancia. Si tratta di un vero must della tavola natalizia, e si possono mangiare da sole (ma attenzione, creano dipendenza!) o in abbinamento con altri dolci, il più famoso del quale è il panettone (ma non mancano casi di dolci delle ricorrenze impreziositi da questo alimento tanto calorico quanto buono).